Pete Buttigieg potrebbe essere il primo candidato alla Presidenza degli Stati Uniti d’America apertamente gay. Succederà? E cosa cambierà per noi?
La domanda che rimbalza in queste ore in America è proprio questa, perché Pete Buttigieg, potrebbe diventare il prossimo candidato democratico americano. Ma chi è costui? È il sindaco di una piccola cittadina dell’Indiana, South Bend, apertamente gay, sposato con il suo compagno, ed è, ad oggi, la vera sorpresa di questa corsa alla Presidenza. Era sconosciuto ai più, e ora ha catalizzato l’attenzione, tanto che il Time lo ha definito “inusuale, senza precedenti, mai sperimentato”. Eh sì, perché se veramente rimanesse solo lui l’oppositore di Donald Trump, sarebbe il primo candidato apertamente gay che concorre alla Presidenza degli Stati Uniti d’America.
Un uomo colto, che parla ben 7 lingue, figlio di immigrati (il padre era maltese, fine traduttore di Gramsci), che ha servito la patria in Afghanistan e si è laureato ad Harvard, giovane (ha soli 38 anni). Eppure si parla principalmente della sua omosessualità: “L’America può avere un Presidente gay?””Il candidato omosessuale vince le consultazioni in Iowa”. Non c’è articolo che non metta in rilievo la sua omosessualità e – spesso – la evidenzi come un fattore di debolezza per la vittoria. Non succede solo in America, anche in Italia laddove se ne parli.
L’articolo completo su La politica del popolo:
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