Quanto la situazione del lockdown attuale ha inciso sulle vita delle persone appartenenti alla comunità LGBTQ+? La risposta non è banale.
Il virus covid-19 che ha messo in ginocchio interi Paesi è stato vissuto con grande drammaticità dalla comunità lgbtq+. In piena pandemia, infatti, è diventata oggetto di attacchi omofobi in più parti del mondo: perfino nell’evolutissima Francia non sono mancati attacchi ai singoli appartenenti alla comunità arcobaleno. Tanta retorica sul far uscire fuori il meglio di noi nelle situazioni di crisi, e poi, alla fine dei conti, per diversi individui questo è coinciso solo con odio e violenza verso le minoranze. Dagli attacchi alla mancanza di precise proposte per il popolo arcobaleno in difficoltà, dalle dichiarazioni sui congiunti alle task force prive di rappresentanza gay, anche il nostro Paese non si è certo distinto per attenzione alle minoranze, non solo quella lgbtq+. Questa crisi ha evidenziato in maniera marchiana quanto ancora ci sia da fare a livello mondiale in termini di inclusività e accettazione, ma sopratutto quanto i nostri stessi diritti conquistati possano decadere da un momento all’altro.
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