Il ddl Zan alla Camera oggi

Riprendono stamattina alle 9.30 i lavori per l’approvazione della legge contro l’omolesbobitransfobia (ddl Zan), ora allargata anche ai portatori di handicap. Dopo rinvii infiniti, ieri sera la Camera si è riunita per votare le 900 pregiudiziali presentate dall’opposizione.

CHE COS’È SUCCESSO IERI?

È stato un dibattito senza dibattito quello svoltosi ieri alla Camera, il fine ultimo era ribadire quanto questa legge contro l’omolesbobitransfobia – che varrebbe 1000 miliardi secondo Alessandro Pagano della Lega – sia un “totalitarismo culturale”, una “norma che incide sulla libertà religiosa” (Edmondo Cirielli, Fratelli d’Italia) e una “boldrinizzazione degli italiani” (Andrea Del Mastro Delle Vedove, Fratelli d’Italia). Da più parti sono piovute le accuse per la discussione di questa legge a discapito di quanto sta accadendo con l’ultimo dpcm del premier Conte. C’è chi come Tommaso Foti di Fratelli d’Italia ha protestato dicendo: “Che bisogno c’era di venire oggi in aula e tirar fuori dalla naftalina una legge divisiva?”

Un dibattito agghiacciante in cui si è perfino andato a rievocare quando nel 2003 Guido Barilla venne boicottato per aver affermato di non voler fare spot pubblicitari con persone omosessuali, secondo Alessandro Pagano la potente lobby lgbtq non gli avrebbe permesso “neppure di vendere un pacco di pasta nel mondo” se non avesse ritrattato. è stato affermato di tutto, perfino che con l’approvazione del ddl Zan non si potrebbe più dire il Padre Nostro, perché “Se uno dice Padre Nostro non va bene perché dovrebbe citare tutti i generi” (Claudio Borghi, Lega).

LE REAZIONI

La maggioranza è rimasta coesa e in ore di lavori sono state respinte le prime due pregiudiziali, ma la strada è in salita e sarà una lunga mattinata. Lo sanno bene Alessandro Zan, Laura Boldrini e Monica Cirinnà che hanno esultato ieri sui social per il primo piccolo passo compiuto.


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