Due anni dopo la sua assenza, è finalmente ritornato il Festival Internazionale di Cinema Trans Divergenti, ormai giunto alla sua decima edizione. Ideato e organizzato da M.I.T. – Movimento Identità Trans, con la direzione artistica di Nicole De Leo e Porpora Marcasciano, quest’anno avrà come madrina virtuale Silvia Calderoni, attrice e performer.
Si svolgerà dal 26 al 28 novembre e per adattarsi a questi strani tempi di pandemia si trasferisce online e sarà totalmente gratuito. Come abbiamo notato dai precedenti festival online LGBTQIA+, come Some Prefer Cake, la possibilità di poter vedere i film gratuitamente in streaming ha notevolmente aumentato il bacino di utenti, permettendo anche a persone che altrimenti non si sarebbero spostate, di visionare titoli raramente reperibili.
Di che cosa parla quest’edizione?
Il Festival Internazionale di Cinema trans Divergenti è uno dei pochi che si dedica interamente all’immaginario transessuale e transgender in tutte le sue declinazioni. Per quest’edizione il tema centrale sarà “Migrazioni trans“, la ricerca di accoglienza e un ambiente non transfobico attraverso un’emigrazione.
“Noi trans siamo migranti in tutti i sensi, migranti di genere e in genere, verso un corpo più nostro, verso un paese più familiare, verso una terra meno ostile”.
Porpora Marcasciano, co – direttrice del Festival
Questo tema verrà approfondito non solo con la proiezione di film, ma anche nel convegno “Migrazioni Trans: attivismo, accoglienza, ricerca”, che si svolgerà per tutte le 3 giornate del festival, dalle 18 alle 20. È la prima volta in Italia per un convegno che tratti specificatamente di tratta e sfruttamento delle persone trans, accoglienza di migranti LGBTI. Durante l’incontro si racconterà l’esperienza di Casa Caterina, la prima struttura per rifugiate trans d’Europa. Ma anche delle ricerche svolte dal gruppo di ricerca SOGICA dell’Essex University, che si occupa sempre del tema della migrazione trans. Un incontro prezioso e unico, moderato dagli attivisti del MIT: Valentina Coletta, Anna D’Amaro e Mazen Masoud.
Il Concorso
Il Festival Internazionale di Cinema Trans sarà anche un concorso per i film presentati in streaming. A giudicarli ci saranno: la fotografa Lina Pallotta, la regista e attivista Giorgina Pi e lo scrittore e giornalista Jonathan Bazzi. Straordinariamente per quest’edizione si aggiungerà anche la sezione “Vlog” nel concorso: video blog che raccontano la vita quotidiana dei protagonisti. Saranno 5, tutti a tema libero, e verranno giudicati da Richard Thunder, che li presenterà nel suo canale youtube.
Dove si potrà vedere il Festival Internazionale del Cinema Trans?
Tutti i film saranno disponibili per 24 ore dalle ore 10 del giorno della loro programmazione sulla piattaforma creata dall’associazione DER – Documentaristi dell’Emilia Romagna: docacasa.it . Il link per lo streaming è:
https://festivaldivergenti.docacasa.it
Il convegno invece sarà disponibile su Zoom. Nella pagina facebook del Festival Divergenti (Divergentiff) si potrà accedere al link per l’evento del giorno.
Il programma
Il Festival Internazionale di Cinema trans presenta un calendario molto ricco: undici titoli, più due fuori concorso. Ma vediamone nel dettaglio qualcuno.
I Tanti Triangoli Rosa
Luca Gaetano Pira, Italia 27’ 58’’ – 2020, Anteprima Assoluta
Il documentario racconta le storie di alcuni componenti della comunità LGBTQ+ che hanno subito persecuzione, carcere e torture a causa della loro condizione sessuale sotto diverse dittature militari. Questa raccolta nasce dal progetto fotografico e di archivio per il recupero della memoria storica delle diverse comunità LGBTQ+ nel mondo, racconta capitoli della storia troppo spesso nascosti e dimenticati. Questo primo capitolo è ambientato in Spagna, Cile, Argentina, Uruguay, paesi in cui la dittatura ha segnato fortemente la storia della comunità, oppressa dai regimi militari e dall’intolleranza sociale.
Ti-Gars
Doris Buttignol, 92′, Canada – 2018, Anteprima Nazionale
Il film racconta la transizione sessuale di Vincent con il supporto della sua catena di comando. Cosa definisce un uomo? Il suo testosterone? Il suo pene? Il suo spirito guerriero? Il modo in cui le persone lo guardano?
Alice Junior
Gil Baroni, Brasile, 87’ – 2020, Anteprima Regionale
Alice Júnior è una giovanissima studentessa transgender che trascorre la maggior parte del suo tempo libero come youtuber. Dopo essersi trasferita con il padre in un piccolo paese di provincia e aver cambiato liceo, Alice deve fare i conti con il nuovo ambiente, cercando di dissipare i suoi pregiudizi, per raggiungere il suo desiderio più grande: ricevere il suo primo bacio.
Sunken Plum
Xu Xiaoxi e Roberto F. Canuto, Cina , 20’ – 2017, Anteprima Regionale
Una donna transgender, che lavora in una discoteca di Chengdu, riceve una visita inaspettata da suo cugino che le dice che sua madre (che non visitava da molto tempo) è morta. Essendo l’unico figlio maschio, si sente obbligata a tornare al suo luogo di nascita, ma non può apparire come una donna di fronte alla sua famiglia.
La Tarantina
Fortunato Calvino, Italia, 64’, Italia – 2016
La Tarantina, ci racconta del suo arrivo a Napoli, subito dopo la guerra. La Napoli di allora vista con gli occhi di un ragazzino ancora minorenne e il suo avvio alla prostituzione, la persecuzione della polizia, la sua partenza per Roma, dove ha vissuto la sua personale e trasgressiva dolce vita conoscendo Pasolini, Fellini, Laura Betti e Parisi. Un film documento sulla Tarantina, che nonostante i suoi anni (85), è straordinariamente vitale». Nel video racconterà i momenti più duri della sua vita; le violenze subite, e la perdite di tante amiche, lo sfruttamento. La Tarantina è la memoria storica di un mondo che va lentamente scomparendo.
Eventi speciale fuori concorso
I Am Who I Say I am – Lotta o Fuga
Jayne Rowlands e Flavio Ferrari, 5’05’’ Italia – 2020
Video intervista a Mazen Masoud, attivista transfemminista membro direttivo del MIT, rifugiato politico, realizzato da Sogica.
SOGICA è stato un progetto di ricerca finanziato dallo European Research Council (ERC) volto a esplorare, attraverso una prospettiva socio-giuridica, l’esperienza dei richiedenti asilo che presentano domanda di protezione internazionale in Europa in ragione del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere (SOGI). Si tratta di domande di estrema complessità, che offrono elementi utili per valutare, in generale, l’efficienza e l’imparzialità dei sistemi di asilo. Prediligendo la Germania, l’Italia e il Regno Unito come casi-studio e analizzando come le richieste di protezione internazionale basate su SOGI sono affrontate a livello europeo (inteso come Unione europea e Consiglio d’Europa), il progetto ha inteso determinare come i sistemi di asilo in Europa possano trattare le domande di questo tipo in modo più equo.
Divieto di transito
Roberto Cannavo’, 15’ – Italia 2020
Dalle sue radici nel sud Italia all’approdo a Bologna, la leader trans Porpora Marcasciano rivive la scoperta di sé, tra identità negata e battaglie per i diritti.
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