Influencer trans aggredita a Barcellona

Nella notte di venerdì a Barcellona si è consumato l’ennesimo attacco transfobico. Eva Vildosola, influencer transessuale di 19 anni, è stata aggredita per strada da alcuni giovani. L’hanno chiamata “fottuto trans” e “mostro” e poi l’hanno ripetutamente colpita al volto. La ragazza ha denunciato l’aggressione alla polizia e all’Osservatorio Contro l’Omofobia della Catalogna. La storia è stata diffusa proprio da lei attraverso il suo canale instagram, in cui mostrando il suo volto ha raccontato quanto accaduto.

Eva Vildosola, @evacastt

Chi è Eva Vildosola?

Eva Vildosola è originaria di Pamplona, si è trasferita da appena due mesi a Barcellona. Figlia di genitori divorziati, ha sofferto il duplice atteggiamento dei genitori verso di lei:

“A casa di mia madre ballavo, cantavo, mi vestivo, giocavo con le bambole. A casa di mio padre mi hanno rotto i giocattoli e mi sono dovuto sedere sul divano a guardare il calcio con il resto degli uomini. sapevo che mia madre poteva accettarmi e amarmi. Ma mio padre no. Questo doppio scenario mi ha impedito per molto tempo di accettare me stessa e di essere chi ero veramente”.

Ha dichiarato a Cosmopolitan l’anno scorso. Ha subito bullismo e omotransfobia fin dalle scuole, ha tentato il suicidio e poi ha trovato la forza di rinascere, grazie all’aiuto materno. Sul suo canale instagram si racconta e cerca di fare attivismo, lottando costantemente contro gli stereotipi transfobici.

“Ci sono pochissime informazioni su di noi. La maggior parte associa il termine transessuale a ” travestito”, “drag queen”. E io non c’entro niente. Una “drag queen” è un uomo che si trucca e si veste come una donna. Le persone “trans” passano attraverso medici e psicologi per avere la vita che ci meritiamo o che sogniamo. Non è intrattenimento, è una necessità “

Eva Vildosola, la ragazza trans aggredita a Barcellona

L’aggressione a Barcellona

Oggi sono uscita di casa e appena ho messo il piede fuori, non ho fatto neanche un isolato, hanno iniziato a urlarmi “fottuta travestita! Mostro!”, mi hanno afferrata e presa a pugni in faccia, mi hanno preso a calci e dato altri colpi al corpo.

Ha dichiarato Eva Vildosola sulla sua pagina instagram. In poche ore ha ricevuto tante manifestazioni di affetto e vicinanza, ma c’è anche chi ha dubitato fosse avvenuto realmente perché – il caso Iconize lo dimostra – ci sono anche queste false denunce purtroppo. Ma Eva ha prontamente mostrato la denuncia fatta. La polizia ora sta indagando per cercare di rintracciare gli aggressori e l’Osservatorio contro l’omofobia della Catalogna ha mostrato tutta la sua vicinanza e disponibilità alla ragazza. Ma non sono gli unici, anche il presidente del Parlamento catalano, Roger Torrent, si è espresso: “Di fronte all’odio e all’intolleranza, difendo la libertà di essere e di vivere ciascuno come si vuole”.

Eva Vildosola ha fatto un appello sul suo instagram:

“Questo è quello che è successo a me, ma purtroppo succede a tante persone trans e sarebbe potuta finire peggio, non faccio male a nessuno, non hai il diritto di farlo, NIENTE PIÙ TRANSFOBIA PER FAVORE, non voglio morire domani. E a coloro che mi hanno fatto questo: Spero che non sarete MAI genitori”.


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