Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato quali siano le prospettive della legge contro l’omolesbobitransfobia, misoginia e abilismo a seguito della crisi di governo sulla nostra rubrica su La politica del popolo. Ma ieri è intervenuto in diretta instagram il relatore della legge Alessandro Zan con uno spirito positivo e propositivo.
“Finché c’è anche un piccolo lumicino di speranza di portare a casa il risultato, io non mi arrendo mai. – ha dichiarato il deputato nella lunga diretta ig – È come se dovessi scalare un gradino altissimo; una volta che sarò riuscito a far approvare una legge contro l’omofobia, il Paese cambierà, com’è cambiato con la legge per le unioni civili“.
Alessandro Zan su Italia Viva
Al centro della diretta è stato il rapporto con il partito di Matteo Renzi, che ha abbandonato la maggioranza pochi giorni fa. Nonostante lo stupore e l’incredulità che ha manifestato inizialmente Alessandro Zan, nel corso della diretta è sembrato molto positivo, convinto che Italia Viva sosterrà la legge – “a meno che non voglia coprirsi di ridicolo“, perché molti all’interno del partito vogliono fortemente la legge, ed è stata elaborata anche grazie al loro contributo.
“Non è accettabile che si barattino i diritti della persona con delle logiche di partito– ha continuato Alessandro Zan – Io sono un’ottimista della volontà, perché la politica cambia il mondo. Penso che i grandi cambiamenti della nostra società siano il frutto di una buona politica ed è per questo che voglio continuare”.
La Destra
Il deputato ha manifestato tutta la sua preoccupazione per l’ipotesi della destra al Governo, che – anche in caso di approvazione del ddl Zan – potrebbe revocarlo, “anche se è molto difficile togliere una legge che è in vigore e ha prodotto degli effetti”.
Immediato il paragone con la situazione americana, in cui gli elettori sono riusciti a cacciare “l’amministrazione omofoba, misogina, discriminatoria” che li ha governati per anni. Ma la nostra situazione è ancor peggiore.
“Noi così rischiamo di consegnare il nostro Paese alle forze sovraniste. – ha continuato Alessandro Zan – Mi preoccupa perché la destra italiana, Salvini e Meloni, non è una destra liberale, come quella inglese, francese e tedesca. Sono destre integraliste, come Ungheria e Polonia. In una situazione simile noi siamo ad un bivio“.
Immediato il ricordo del discorso che ha fatto Salvini al Senato l’altro giorno, nel quale non solo non c’è spazio per i diritti LGBTQIA+, ma anche per quelli delle donne e della libertà. L’Italia grazie alla legge sulle unioni civili “è diventato un Paese più inclusivo e maturo“, e la legge contro l’omolesbobitransfobia potrebbe migliorarlo ancora.
Ma i rischi sono tanti, perché “Con la maggioranza ottenuta al Senato non c’è la possibilità di governare, in alcune commissioni non c’è la maggioranza”. Determinante sarà il ruolo di Italia Viva e dei singoli senatori che la compongono.
L’ipotesi di un ritorno del partito nella compagine di Governo, il deputato non la esclude: “Tutto è possibile, ma spero Matteo Renzi faccia mea culpa. Dica “ho fatto una cazzata, lo riconosco”, e non ci sarebbero pregiudiziali“.
Il futuro
Per i prossimi giorni Alessandro Zan ha annunciato di voler tenere aggiornati tutti e tutte con ulteriori dirette e comunicazioni attraverso i social. L’attenzione ora va a mercoledì 27, quando si terrà la relazione sulla riforma della giustizia a cura del Guardasigilli Alfonso Bonafede (M5S). Italia Viva ha già annunciato che voterà contro, e in quel caso il Governo potrebbe non reggere.
Intanto una parte del ddl Zan è “in cassaforte”:
“Con il Decreto Agosto siamo già riusciti stanziare i fondi per i per centri e case rifugio. Una parte della legge contro l’omolesbobitransfobia è già legge dello Stato. Adesso attiveremo i bandi per dare accoglienza proprio alle persone più fragili e vulnerabili”.
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