BOGOTÀ CORRE VERSO IL FUTURO CON CLAUDIA LOPEZ

Mentre in Umbria stravince la destra che vuole smantellare la legge contro l’omo-trasfobia, Bogotà si aggiudica l’elezione della prima sindaca donna e lesbica della storia: Claudia Lopez. 

Quarantanove anni, di centro sinistra, dichiaratamente lesbica, ha vinto le elezioni con il 35,2%, mentre il suo avversario, Carlos Fernando Galan, si è fermato al 32.5%. Candidata con il Partito Verde, Claudia Lopez, ha alle spalle anni di militanza, a partire dal movimento studentesco “Seventh Ballot”. Consulente delle Nazioni Unite, eletta al Senato nel 2014, la Lopez è una donna che non ha mai avuto paura di dire la verità, facendo luce su argomenti “caldi” come la parapolitica (i parlamentari legati ai partiti militari), gli interessi di gruppi editoriali dietro le elezioni, la corruzione e non ultimo, accuse mafiose ad avversari. Insomma, di certo non è una che le manda a dire! 

“Ha vinto il cambiamento, la decisione di spazzare via la corruzione e il clientelismo della politica tradizionale” Claudia Lopez

Claudia Lopez, definita come una politica “incorruttibile”, è ciò di cui ha bisogno ora la città colombiana, dopo un passato disseminato di corruzione e ambiguità. Infatti, sono 898 le denunce di casi di corruzione in soli 30 distretti e 28 comuni nella Colombia. 

Le sue proposte di governo sono chiare e mirate: il potenziamento dell’istruzione, rinverdimento della città, diritti delle minoranze, metropolitana, lotta al lavoro minorile e alle gravidanze in età adolescenziale. 

“Essere una donna non è un difetto, essere una donna di carattere non è un difetto, essere lesbica non è un difetto, essere una ragazza di una famiglia modesta non è un difetto o un problema” Claudia Lopez

Claudia Lopez con la sua compagna Angelica Lozano

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